Eccoci alla seconda puntata della guida per creare un fantaset di magic dettagliato (si spera, rasente alla perfezione). La settimana scorsa abbiamo visto come reperire i mezzi necessari. L'intera guida si svilupperà seguendo le impostazioni di Magic Set Editor.
1. Il Nome
Ora che abbiamo il nostro programmino, andiamo a trattare ogni singolo aspetto di un set. Per prima cosa dobbiamo deciderne il nome. Sembra una scelta facile, da compiere senza pensarci due volte, ma se miriamo ad un set simil-ufficiale, la nostra scelta diventa obbligata in base alla conformazione del set.
1.1 Il Nome per un Set che inizia un blocco
Se ci accingiamo a preparare un set che inizierà un blocco di tre espansioni o un miniblocco di due, per il nome che andremo scegliere dovremo considerare tre diverse possibilità:
1.1a Nuovo piano
Se il set si svolgerà su un nuovo piano inventato da noi, il nome del set sarà il nome del nuovo piano. La Wizards of the Coast ha adottato questo metodo dall'uscita di Mirrodin, per far meglio comprendere ai giocatori (che nel gioco sono planeswalkers), che ci si sta spostando verso un nuovo mondo, con una nuova ambientazione e nuove meccaniche. Sono un lampante esempio di questo le espansioni: Mirrodin, Lorwyn, Landa Tenebrosa, Zendikar e Innistrad.
1.1aa Nuovo piano con dettagli
Variante del punto scritto sopra, sono i set che oltre al nome del nuovo piano, apportano altri dettagli, come lo stato attuale del piano, dettagli sulla storia o semplicemente una descrizione. Abbiamo alcuni esempi di ciò: Campioni di Kamigawa è ad esempio un dettaglio sulla storia (da notare la continuità con il resto dei set del blocco), che indica la parte di storia in cui la guerra dei kami inizia e l'intero set con i suoi personaggi viene presentato. Ravnica: Città delle Gilde è invece esempio di un set con una piccola descrizione nel nome, che porta subito il giocatore a comprendere che il set è diviso prettamente in gilde e che intorno ad esse ruoteranno tutte le vicende. Frammenti di Alara è invece l'esempio del dettaglio con lo stato del piano. Porta subito all'occhio che il piano su cui si viaggia è diviso in frammenti e che ogni frammento è quindi diverso l'uno dall'altro. Maschere di Mercadia è un dettaglio leggermente più oscuro, perché fa riferimento sia alla cultura che alla storia del piano.
1.1b Piano già visitato
Se il set è ambientato su un piano già visitato (ovvero su un piano già proposto da mamma Wizzy nei suoi set), ineriremo nel nome del set, il nome del suddetto piano affiancato da qualcosa che lasci intendere che ci si è già passati. Unico esempio di questo punto è Cicatrici di Mirrodin, che lascia subito intendere che il piano sia stato già visitato.
1.1c Piano già visitato e molto famoso
Se il set è ambientato su un piano già visitato e molto famoso (come ad esempio Dominaria o Phyrexia), il nome del set sarà qualcosa che lascia intuire l'evento che accadrà o anche il nome dell'evento stesso in se (usate questa seconda opzione solo se l'evento prevede degli sviluppi in minieventi con altri nomi). Esempio di questo stile sono: Spirale Temporale, Mirage, Era Glaciale, Assalto, Odissea e Invasione.
1.1d Variante
Alle scelte elencante sopra esiste la variante. Ovvero, per i set incentrati più sulle vicende di un singolo personaggio (o qualcosa a lui strettamente correlato), il nome del set comprenderà il nome del personaggio in questione e qualcosa che indichi la grandezza delle sue avventure. Questa variante però è da prendere in considerazione solo se il nostro set è di quelli "vecchio stile", cioé prima dell'uscita di Mirrodin. Unico set esempio di questa variante è Saga di Urza.
1.2 Il Nome per secondo set del blocco
Se invece abbiamo già creato il set iniziale del blocco e ci apprestiamo alla creazione del secondo, le scelte possibili sono sempre tre, dipendenti dal nome che abbiamo scelto per il blocco iniziale.
1.2a Evento
Se il nome del set del blocco iniziale è stato un piano, il nome del set che lo segue sarà quello di un evento. Adottando questo metodo, si farà capire immediatamente che ci sono stati degli sviluppi di qualche tipo alla situazione del piano creata con il primo set. Esempi di questo tipo di nomi sono: Nemesis, Traditori di Kamigawa, Patto delle Gilde, Aurora, Vespro, Conflux, Worldwake e Ascesa Oscura.
1.2b Stato del piano
Talvolta il secondo set potrebbe portare il nome di uno stato particolare del piano (prodotto o meno da un evento non importa), che immediatamente richiama il tema del set e il suo sviluppo. Esempio di questo tipo è Mirrodin Assediato e Alleanze.
1.2c Luogo nevralgico
Se le vicende del secondo set ruotano tutte intorno a un punto focale del piano (un luogo particolare, spesso una città), questo può arrivare a dare il suo nome al set. Così facendo si lascia intendere subito che le vicende si sono concentrate tutte nello stesso luogo per diversi motivi. Esempi di questo stile sono Darksteel.
1.2d Minievento
Se il set prende invece il nome di un evento, il secondo set sarà il minievento che cronologicamente lo seguirà. Sempre parte dell'evento madre, il minievento lascia intendere numerosi cambiamenti e nuove minacce in arrivo (sempre in tema con quelle del set iniziale). Esempi di questo stile sono: Visioni, Congiunzione, Tormento, Legioni e Caos Dimensionale.
1.2e Variante
Se avete scelto la variante del punto 1.1, la vostra scelta per il nome del secondo set cadrà sicuramente qui. Si continuerà quindi a incentrare il nome del set sul personaggio, dando come nome ad esempio una fase della sua vita. Unico esempio è Eredità di Urza.
1.3 Il Nome per il blocco di chiusura del set
Se invece abbiamo già portato a termine la costruzione di ben due blocchi di espansioni, oltre ai miei più vivi complimenti, ci sarà da prendere in cosiderazione queste possibilità:
1.3a Evento conclusivo
Indipendentemente che abbiate scelto il nome di un evento o di un piano per il set iniziale, arrivati al terzo set, si potrà scegliere come nome un evento conclusivo. Esempi di questo stile molto diffuso sono: Ondata Glaciale, Profezia, Apocalisse, Sentenza, Flagello, Quinta Alba, Liberatori di Kamigawa, Discordia, Visione Futura, Rinascita di Alara e Ascesa degli Eldrazi.
1.3b Luogo fondamentale
Molto, molto raramente se negli eventi che comprende, il nuovo set riguarderà un luogo o un oggetto fondamentale per la storia, può questo dare il nome al set. Tuttavia il giocatore si ritroverà leggermente confuso se non conosce bene la trama dei due set precedenti. Esempio di questo è Cavalcavento.
1.3c Nuovo piano
Se negli eventi precedenti si è arrivati a rifondare il piano nella sua interezza, il nome del nuovo piano può essere dato al set. Esempio di questo è Nuova Phyrexia.
1.3d Variante
Infine, se avete scelto la variante nei punti precedenti, anche qui la scelta è obbligata. A chiudere il set che ruota intorno a un personaggio, deve riguardare il lo stesso, insieme a qualcosa che indichi che la storia che lo riguarda è volta al termine. Unico esempio è Destino di Urza, che lascia comunque intendere una continuazione della sua vita, ma al contempo segna la fine del set.
1.4 Il nome per un set a blocco unico
Se invece quello che andiamo a sviluppare è un set ambientato su un nuovo piano, ma la cui storia nasce e finisce con quel set, allora la scelta del nome sarà quasi obbligata. Per set come questi si esclude il nome del piano, ma ci si concentra di più sulla sua ambientazione o sull'evento che più lo caratterizza. Esempi di questo tipo sono: Arabian Nights, Antiquities, Fallen Empires e Origini.
1.5 Inserire il nome
Una volta scelto il nome che preferiamo, apriamo Magic Set Editor, apriamo un nuovo set, andiamo nella scheda "set info" e inseriamo il nome scelto nell'apposito spazio. Ora che lo avete fatto, salvate il file con il nome del set e aspettate insieme a me il prossimo punto, che arriverà la settimana prossima. Ciao!
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